UNA SCALA SU MISURA
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#stayathome
Il progetto che presento qui è figlio del confinamento, dell’obbligo di stare in casa.
La pandemia ci ha obbligato a considerare la quotidianità – e non solo – da una angolazione differente e spostando il punto di vista spesso cambiano i paesaggi: ciò che era lo sfondo consolidato del nostro quotidiano assume un profilo differente e può non piacerci più, non essere più adatto a quello che siamo e che ora vogliamo per noi e che pensiamo vorremo in futuro.
Il confinamento del 2020 ha obbligato un’amica a fare i conti con la propria casa.
Obbligata al telelavoro (“smart working”) ha cominciato a vivere la propria abitazione per tutte le 24 ore del giorno.
Molto più tempo di prima.
Ed è successo ciò che succede quando si inizia una convivenza: anche i più piccoli difetti del partner possono diventare insopportabili.
La casa ci deve assomigliare, deve rappresentarci.
La convivenza forzata con i nostri spazi mette in luce tutti i dettagli che non ci somigliano ed è quello che è successo in questo caso: la mia amica andò a vivere nella sua casa pochi anni fa, dopo averla ristrutturata quasi tutta.
Ecco, il confinamento ha reso il quasi insopportabile.
Era ora di cambiare!
COSA È CAMBIATO
1.
La modifica sostanziale ha riguardato la sostituzione della VECCHIA SCALA (vedi prima fotografia) con una nuova in ferro grezzo realizzata da 4c Metaldesign,
con parziale demolizione delle pareti laterali per aprire ulteriormente lo spazio del piano terra.
2.
La cucina è stata aperta al resto della zona giorno attraverso la rimozione della porta e della parete.
3.
Al piano superiore è stata ricavata una cabina armadio e un nuovo bagno in una delle due grandi camere da letto che è stata riconvertita ad ufficio domestico per le nuove attività di telelavoro.
4.
I pavimenti in laminato del piano terra e in ceramica del primo piano sono stati sostituiti da un nuovo rivestimento in gres effetto legno: il Millelegni Scottish Oak di Emilceramica.
5.
Sono cambiate anche le tinte delle pareti, pensate per valorizzare gli elementi d’arredo e la profondità dello spazio, soprattutto per la cucina, che è stata in parte modificata per essere più ergonomica e funzionale.